Ciao amici!
Eccoci qua tornati con la famose rubrica “I Protagonisti del giallo” che parla degli elementi più importanti della letteratura poliziesca, ma anche di qualche investigatore di finzione degno di nota. Oggi, si va in Giappone per (ri)scoprire uno dei personaggi più interessanti dei manga e degli anime del genere giallo: detective Conan!

Di solito, gli anime e i manga non propongono molte serie poliziesche o gialle: non dico che non esistono, ma sono abbastanza rare rispetto alle produzioni fantasy, di fantascienza, romance o storiche. Detective Conan (di Gosho Aoyama) potrebbe essere considerato come la figura di prua del manga/anime giallo, dato che è una delle serie più famose e longeve del genere. Ma chi è questo Conan e di cosa parla la serie?
La trama
Il giovane Shinichi Kudo è un liceale di 17 anni, ma ha già spiccate doti di investigatore e dà spesso una mano alla polizia di Tokyo per risolvere qualche caso: da figlio di scrittore di gialli, ammira Sherlock Holmes e sogna di essere l’Holmes del nuovo millennio. Shinichi è il classico ragazzo simpatico, ma troppo preso dalle sue passioni e anche se risolve vari misteri, non ha capito che la sua compagna di classe Ran Mori è innamorata pazza di lui. Un giorno, Shinichi è testimone di un omicidio in un parco giochi e riesce a smascherare il colpevole. Ma questo è solo l’inizio di una brutta storia e dopo un po’, Shinichi assiste a uno strano scambio di denaro fra due uomini, ma le cosa vanno male: il ragazzo vuole intervenire, ma viene colpito e perde conoscenza. I malviventi gli somministrano una droga sperimentale che rimpicciolisce il povero detective amatoriale, dandogli l’aspetto di un bambino di 10 anni. Quando viene scoperto dalla polizia, Shinichi si accorge che è cambiato e chiede aiuto al suo vecchio amico, il professore Hiroshi Agasa e insieme scoprono quale tipo di tossina è stata iniettata. Shinichi decide di cambiare nome in Conan Edogawa (un gioco di parole con i nomi e cognomi di Arthur Conan Doyle e Ranpo Edogawa) per proteggersi. Poi, il professore Agasa affida il “piccolo” Conan a Ran Mori e suo padre, l’investigatore privato Kogoro Mori, spacciandolo per suo nipote. Per Conan inizia una nuova vita fatta di scuola (si torna alle elementari!), d’indagini con i Mori e la sua missione personale di ritrovare la misteriosa organizzazione che produce la terribile tossina: l’Organizzazione Nera.
Metodi d’investigazione
Conan vive con la famiglia Mori: il capostipite è un investigatore privato, ma non è bravo per niente e la gente continua ad affidargli vari casi, ma è soprattutto la sua amicizia con il commissario Megure (una specia di Zenigata XXL con folti baffi alla Poirot) gli permette di dire la sua nelle indagini della polizia di Tokyo. Quando c’è un omicidio in città, il commissario chiede l’aiuto di Kogoro Mori, ed è sempre accompagnato da sua figlia Ran e dal piccolo Conan.
Come l’avrete capito, Kogoro Mori è uno sbruffone: il tipo di investigatore che farebbe sembrare Clouseau un segugio infallibile. Gli indizi più interessanti saranno raccolti da Ran, che è molto intelligente e le sue doti di artista marziale le permettono di intimidire le persone meno cooperative. Ma soprattutto da Conan: utilizza la sua apparenza da bambino per ingannare gli adulti, grazie al suo fisico mingherlino può andare lì dove gli adulti non possono passare e la sua straordinaria intelligenza e accortezza gli permettono di trovare gli indizi più importanti e collegarli con quelli già trovati da Ran e dagli altri.
Le indagini di Conan sono sempre molto interessanti: i casi sono complicati e richiedono molta osservazione dei luoghi o un’attenzione particolare alle dinamiche fra personaggi. Il gioco di maschere è molto importante e l’aspetto drammatico (la sparizione ufficiale di Shinichi, che fa soffrire Ran) non è dimenticato. Certo, ci sono varie gag (Kogoro è un mito!), ma l’atmosfera può essere a volte molto cupa e l’autore ama densificare il mistero dell’Organizzazione Nera.
Quando Conan ha capito tutti gli aspetti del caso, organizza una “riunione” fra investigatori, poliziotti e tutti gli indagati: grazie a un gadget del professore Agasa, scocca un dardo avvelenato a Kogoro Mori, addormentandolo, e imita la sua voce con altri gadget. Così, tutti credono che il detective sia entrato in trance e Conan spiega ogni cosa del caso, rispondendo ad eventuali domande e controbattendo ogni argomentazione contraria alla sua ricostruzione dei fatti. Alla fine, il colpevole sputa il rospo e si lascia arrestare. Dopo questo, Kogoro si sveglia e si vanta di aver risolto il mistero con un’umiltà degna di Mister Satan!

Gli altri personaggi
Oltre a Kogoro e sua figlia Ran, c’è il professore Agasa. Ma intervengono vari personaggi come una coppia di poliziotti un po’ imbranati, persone fidate di Megure che, anche loro, non riescono a capire i propri sentimenti l’uno per l’altra e non sono molto utili per la risoluzione del casi. Sonoko Suzuki è un’amica di Ran è un personaggio ricorrente e Conan la sostituisce a volte a Kogoro quando si tratta di esporre a tutti i dettagli del caso. La palma d’oro dei Watson stupidi è per gli amici di classe di Conan, “i giovani detective“: un gruppo di quattro ragazzini insopportabili che “aiutano” Conan che si serve di loro per i lavori sporchi. Questo gruppetto è sempre molto orgoglioso di risolvere i casi e anche loro hanno la sindrome di Mister Satan. Ma una di loro è diversa dagli altri e sembra molto matura per una ragazzina di 10 anni… nasconde anche lei un segreto?
I gadget del professore Agasa
Conan si ritrova con il fisico di un bambino di 10 anni e può fare ben poche cose per inseguire un fuggiasco o prevalere in una situazione di combattimento. Per fortuna, il buon professore Agasa gli ha creato qualche gadget da far sbavare James Bond e Batman:
- I suoi spessi occhiali sono modificati per vedere al buio o prendere una mira precisissima quando gli serve.
- L’orologio di Conan è dotato di un piccolo meccanismo spara-aghi pieni di un potente sonnifero, di cui Kogoro assorbe quantità massicce ad ogni stagione.
- Il papillon di Conan è potenziato con un sintetizzatore di voce e di un alto parlante.
- Le scarpe permettono di correre molto veloce o di aumentare la forza del piede per calciare così forte da fare goal anche contro Benjamin Price.

L’Organizzazione Nera
Questa potente associazione a delinquere è avvolta dal mistero: non si sa molto sui suoi membri, ma hanno un sapere scientifico e dei mezzi abbastanza avanzati per creare più dosi della droga che permette di rimpicciolire (si crede a torto che possa ringiovanire). I suoi membri più potenti hanno dei nomi di battaglia ispirati a vari alcoolici: Rum, Gin, Vodka, Vermouth e il misterioso Boss… che Conan smaschererà nel capitolo 1009 del manga! Contrariamente ai soliti cattivi degli anime, non compaiono spesso e l’autore rivela solo poche informazioni ad ogni volta.
Kidd, il ladro

Questo è uno dei migliori personaggi di tutta la serie: un ladro che non ha niente da invidiare con Lupin, che ruba oggetti preziosissimi solo per umiliare la polizia perché li restituisce dopo! Conan farà molta fatica a rivlizzare con questo ladro. Mi ricordo di una puntata mozzafiato con Kidd e mi dispiace che questo arc non sia stato più sviluppato nell’anime, almeno nella sua versione italiana.
Team-up con Lupin III
Detective Conan sembra esistere nello stesso universo di Lupin III: il geniale detective e il più grande ladro del mondo hanno fatto squadra due volte nei film Lupin III vs Detective Conan (telefilm del 2009) e Lupin Terzo vs. Detective Conan il film (film cinema del 2013). Entrambi i film sono carini: gli elementi principali di ogni serie sono rispettati, le trame sono convincenti e non si cade nella classica trappola del team-up.
Il manga e l’anime
Il primo volume del manga è stato pubblicato nel lontano 1994 (1998, per l’edizioni italiana) e conta 101 tankobon per il momento. La serie animata è iniziata nel 1998 e conta 1048 puntate e non è ancora finita. Però, per la versione italiana si dovrà aspettare perché solo 724 puntate sono state mostrate e la serie sembra aver avuto una battuta di arresto.
Il manga è diviso in vari arc nei quali la trama va avanti e la presenza dell’Organizzazione Nera è molto più importante che nella serie animata
Per quanto riguarda la serie, c’è anche una ventina di OAV di una durata di 30 minuti, quattro live action (cliccate sui numeri per visitare le pagine wikipedia, sono incapace di tradurre correttamente i loro titoli): 1, 2, 3, 4. E una serie live-action di 13 episodi che narra la vita di Shinichi prima della trasformazione.
Conclusione.
Ecco, Detective Conan è una serie interessante e molto divertente che vi invito a (ri)scoprire: l’autore si è inventato dei casi molto strani e lo accuserei quasi di essere il più grande criminale del Giappone che ha scelto di non commettere mai nessun crimine, preferendo “compiere” le sue malefatte nelle pagine di un manga. Bene anche i riferimenti ad altre opere come Conan Doyle, Simenon (l’ispettore Megure sta per “Maigret“) e anche Agatha Christie (Conan frequenta la scuola Poirot).
Per oggi è tutto, grazie per avere letto questo articolo!
A presto!
Iniziai a leggere il manga del Detective Conan quando uscì per la Comic Art (ormai fallita). Questa casa editrice aveva stampato solo la prima dozzina di volumi prima di chiudere ed io ero rimasta amareggiata dal fatto che non potessi continuare a leggere le avventure di questo detective decisamente geniale, poi il manga fu ripreso da Star Comics ma nel tempo il web incominciò ad essere accessibile a tutti e così, quando ho letto che era una serie molto longeva e ancora in prosecuzione in Giappone, ho preferito non riprenderla. In quel periodo ero in “taglio badget” e non riprendere la serializzazione del piccolo detective era per me stata una scelta difficile da dettata dalla necessità.
Bellissimo articolo, ti sei solo documentato o sei un appassionato di manga? 🙂
Ps: ora esiste anche il Detective Culetto, dagli un occhio! 😂
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Grazie per il tuo commento, Anna!
Infatti, mi piacciono molto i manga (anche se non ne leggo molti, ma seguo qualche anime) e sono sempre stato un fan di Detective Conan! Naturalmente, mi sono documentato parecchio per scrivere questo articolo (come faccio ad ogni volta).
Non conosco Detective Culetto… non sarà un hentai?
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Io mi sono rifiutata di leggerlo, ma che sappia non è un hentai è proprio un ragazzino con la faccia a forma di culetto che risolve i casi. Cerca qualche scan sulla rete, c’è chi dice sia geniale! 😂
Per l’articolo si vede che ti sei documentato a fondo, come sempre d’altronde, mi è piaciuto molto. ^_^
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Grazie mille, Anna!
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Lo adoro ^_^
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la sigla era fighissima
poi è sempre bello guardarsi ogni tanto qualche puntata; ma lui tornerà mai normale?
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Hehehe… buona domanda! Credo che non sia ancora tornato normale definitivamente, anche più di 1.000 capitoli!
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Ma la serie non ha mai avuto una fine canonica?
Perché alla fine non ha una vera trama lineare
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Non che io sappia. Veramente, per quanto riguarda la trama, l’anime non segue veramente il manga, ma c’è una progressione lenta per quanto riguarda l’Organizzazione Nera.
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io ho sempre preferito lo stile kill-of-the-week
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