Recensione cinematografica: “Ammore e malavita”

Ciao amici!

Oggi, si parla di nuovo di cinema con la mia recensione di un film dei Manetti Bros: il noir-muscialAmmore e malavita“.

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Il giallo ha infinite sfaccettature: l’indagine di un poliziotto o di un detective possono seguire lo schema classico dei romanzi gialli, definito da Knox e Van Dine. Questo modo di procedere è generalmente scelto per quasi tutte le serie TV e i film gialli che conosciamo, con una notevole eccezione per il “Tenente Columbo” (al quale consacrerò un articolo in futuro). Ma ci sono dei registi e degli sceneggiatori che rompono ogni convenzione per proporre un’opera totalmente diversa e originale, ahimè pochi sono temerari e queste chicche d’originalità sono troppo rare. “Ammore e malavita” è un film che merita di essere visto, perché unico nel suo genere.

Fonte: Libreriapino.com

Trama

Napoli, nei giorni odierni: il boss della malavita Don Vincenzo Strozzalone (Carlo Buccirosso) è stanco della sua vita e vuole ripartire da zero. Sua moglie, Donna Maria (Claudia Gerini), architetta un piano per far credere al mondo intero che è morto. Per questo, chiede l’aiuto di Ciro (Giampaolo Morelli) e Rosario (Raiz), detti “le Tigri”, due fidatissimi sicari di Don Vincenzo da lui allenati fin da ragazzi e temuti da tutta Napoli. Maria riesce a trovare un sosia di Don Vicenzo e lo fa ammazzare, per fornire un cadavere all’opinione pubblica e alla medicina legale, per rendere più credibile la “scomparsa” del marito. Ma le cose si mettono male quando Fatima (Serena Rossi), un infermiera, è testimone casuale della messa in scena della morte di Strozzalone: Maria se ne rende conto e ordina a Ciro d’inseguirla e di farla tacere. Ma Ciro e Fatima si conoscono fin da bambini: erano fidanzatini poco prima che lui perda i suoi genitori e faccia i suoi primi passi nel mondo della criminalità, sotto l’ala protettrice di Don Vincenzo. Ciro seguirà il suo amore perduto e ritroverà la sua umanità o rimarrà fedele a chi lo ha cresciuto?

Un’ opera erede della tradizione italiana

L’Italia ha una lunga tradizione di film gialli e noir, ma quello che caratterizza il paesaggio cinematografico italiano è il poliziottesco: ossia un sotto-genere del classico giallo, ma con vari elementi noir, con molte scene di lotta, una rappresentazione cruda del mondo della malavita e nessun perbenismo o personaggi “buoni” o “cattivi”. Il genere polziottesco ha avuto il suo periodo migliore fra gli anni ’60 e i primi ’80, anticipando le produzioni americane come la saga di “Dirty Harry” o gli action-movie entrati nella cultura polare.

Fonte: imdb.com

Quindi, per quasi un decennio, poliziotti borderline, criminali direttamente ispirati dai fatti di cronaca, femmes fatales e banditi in cerca di redenzione si sono affrontati in centinaia di film, ma il filone si è esaurito, nonostante produzioni con attori come Tomas Milian, Giuliano Gemma, Enrico Maria Salerno, Barbara Bouchet e Laura Belli … Il giallo italiano al cinema è diventato molto più raro, lasciando spazio alle pellicole anglosassoni.

Fonte: alamy.it

Ammore e malavita” riprende gli elementi che hanno reso il cinema italiano così particolare mezzo secolo fa: una storia basata su una congiura per permettere a un boss di scomparire dalla scena e sfuggire alla giustizia, un antieroe che fa i suoi primi passi per ritrovare la sua umanità, un amore vero ed eterno, varie interazioni fra gente poco raccomandabile, colpi di scena, risse, sparatorie con tanti morti e una shakespeariana rivalità tra due “fratelli”. Il Bene e il Male sono punti di vista molto sfumati e ogni personaggio ha la sua parte di luce e di ombra. Il tutto con qualche momento comico, con un’ironia tutta italiana e il film è ancora più credibile grazie all’accurata attenzione data alla sua ambientazione: Napoli, che impregna ogni fotogramma.

Riconoscimenti

Questo film ha vinto i David di Donatello nel 2018 per migliore film, migliore attrice non protagonista, migliori costumi, migliore musicista, migliore canzone originale. Ha anche avuto il Nastro d’Argento nel 2018 per migliore colonna sonora e migliore canzone originale. Anche al Ciak d’Oro, “Ammore e malavita” ha avuto il ciak d’oro per migliore film, migliore attrice non protagonista, migliore colonna sonora, migliore canzone originale e Ciak d’oro colpo di fulmine femminile. Senza dimenticare il globo d’oro per migliore film, sempre nel 2018. questa pellicola è stata candidata a molti altri premi, sempre negli stessi festival.

Conclusione

Questo film ha molti elementi che già mi piacevano nelle puntate de “L’ispettore Coliandro“, con lo stesso Giampaolo Morelli e la regia dei Manetti Bros: è originale, rompe gli schemi, va a controcorrente, spolvera il vecchio genere poliziottesco per proporre qualcosa di nuovo e unico. Certo, non mancano le incongruenze, ma se devo valutare il film con la trama, l’interpretazione degli attori protagonisti e non, la qualità delle scene di canto (con balletti spesso autoironici) e quelle di combattimento, direi che “Ammore e malavita” è sicuramente uno dei migliori film italiani recenti che ho visto questi ultimi dieci anni.

Il fatto di averlo ambientato a Napoli lo rende molto più interessante perché lega i personaggi con dei luoghi che esistono davvero: Ciro è originario di Torre Annunziata, durante varie scene, lo spettatore può scoprire alcuni tesori nascosti della città partenopea, come la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio. Le canzoni sono molte ed appartengono tutte ad un genere diverso fra loro: dalla parodia napoletana di “What a feeling” al neomelodico, ma non solo. La scelta del napoletano da un sapere tutto particolare all’intera storia, per gli stessi motivi: i personaggi sono persone nate lì e che fanno un tutt’uno con la loro città.

Quindi, un film originale, difficile da classificare perché fra commedia e noir che mostra Napoli al mondo intero e che dimostra che, quando osa andare oltre ai paletti, il cinema italiano ha ancora molto da insegnare.

Verdetto

Scheda tecnica

  • Titolo: Ammore e malavita
  • Regia: Manetti Bros
  • Genere: Noir, musical, commedia, poliziottesco
  • Paese: Italia
  • Durata: 133 min.
  • Disponibilità: Visto sulla RAI, ma disponibile anche su Amazon Prime Video

Ecco, per oggi è tutto!

A presto!

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